Ma è proprio vero che Salvini “le sta azzeccando tutte”? 0


Matteo Salvini è stato l’indiscusso protagonista delle ultime settimane. A livello politico, ha preso il controllo del governo gialloverde e, da Ministro dell’Interno, ne detta la linea su tutti i temi possibili, con buona pace del Presidente del Consiglio Conte e di tutto il MoVimento 5 Stelle, teorico socio di maggioranza dell’accordo. A livello comunicativo, poi, è semplicemente scatenato, occupa tutte le prime pagine dei giornali, i titoli dei tg, gli approfondimenti in tv e sul web, coinvolge e mobilita i follower come nessuno sui social. Il leader della Lega riceve commenti positivi e negativi, ovviamente, ma quello più diffuso, anche per alcuni degli autori di questo blog, è che “le sta azzeccando tutte”.

Tralasciando la strategia e concentrandoci esclusivamente sulla sua comunicazione, possiamo dire che è davvero così?

ETICA, COERENZA E GAFFE: QUANTI ERRORI

La prima domanda che dobbiamo porci è se esistano limiti a quello che si può dire, non solo da parte di un Ministro, ma per qualunque esponente politico. E in questo senso Salvini ha già dato dimostrazione di aver superato qualsiasi confine. Da “la Tunisia esporta galeotti”, frase che ha rischiato di creare un incidente diplomatico, alla più recente “censimento per i Rom, ma purtroppo quelli Italiani ce li dobbiamo tenere”, passando per tutte le dichiarazioni a proposito dell’Aquarius come ad esempio “è finita la pacchia” o “non decidono loro dove finire la crociera”: frasi obiettivamente indecenti, a prescindere dalle proprie idee sui temi dell’immigrazione e della sicurezza.

Ma anche dal punto di vista della coerenza, Salvini ha lasciato molto a desiderare. È passato da critiche feroci al MoVimento 5 Stelle prima del 4 marzo, a frasi al miele sui pentastellati e persino sulle buche di Roma, per non infastidire la Raggi. Per non parlare della vicenda Regeni, a proposito della quale all’opposizione si era espresso chiedendo che il Governo tirasse fuori gli attributi, mentre ora, a parti invertite, preferisce salvaguardare le relazioni con l’Egitto.

E non manca nemmeno la gaffe, arrivata puntuale insieme alla foto postata sui social con documenti riservati del Ministero in bella vista. Si tratta di errori marchiani, in comunicazione politica. Se fossero stati commessi da altri esponenti politici, stampa ed esperti del settore li avrebbero sottolineati ed amplificati, invece Salvini “le sta azzeccando tutte”. Perché?

COMUNICAZIONE E CONSENSO: IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI?

La motivazione principale, cui molti giornalisti e consulenti di comunicazione politica si sono aggrappati, è il consenso popolare. Se i sondaggi, come sta accadendo, danno ragione a Salvini, allora ha fatto bene. Uno schema secondo il quale il voto, o anche solo il successo di un post, svolge il ruolo di “tana libera tutti”.

Questo tipo di approccio, però, apre ad una serie di conseguenze. Se non ci sono limiti a quello che può essere detto, se per inseguire i peggiori istinti dell’elettorato tutto è lecito, allora siamo di fronte ad un circolo vizioso che porterà soltanto altro odio.

Senza andare indietro nella storia e fare esempi che potrebbero sembrare eccessivi, basterebbe ragionare sul fatto che fino a pochi mesi fa chiunque avrebbe dato un voto altissimo alla comunicazione politica del MoVimento 5 Stelle, già fortemente “arrabbiata” e caratterizzata dall’attacco frontale all’avversario, non necessariamente politico, e che ha permesso il passaggio in pochi anni dall’irrilevanza politica al 32,6%. Quale sarebbe oggi il voto?

Adesso è il momento di Salvini, ma basta leggere i commenti a qualsiasi notizia, politica o di cronaca, sui social network per capire cosa sta accadendo. Abbiamo sdoganato la peggiore violenza verbale possibile e, se non invertiamo la rotta, presto anche il leader della Lega apparirà troppo “buonista” per la maggior parte dei professionisti dell’insulto da tastiera.

A quel punto, saremo in grado di tornare indietro? O ci sarà qualche altro leader politico, ancora più spregiudicato, in grado di soddisfare questa sete di violenza? E noi saremo capaci di capire quello che sta succedendo, o preferiremo invece analizzare i nuovi insulti, i nuovi sondaggi e concludere che “le sta azzeccando tutte”?


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