Tool digitali per la comunicazione politica – Socialcrazia 0


Per ogni azione da compiere nel settore del web marketing esiste un tool per ottimizzare il lavoro o implementare delle funzioni. Creare una galleria fotografica, editare video, analizzare le parole chiave di un determinato settore sono tutti processi che, senza l’aiuto dei tool, richiederebbero un grande dispendio di tempo. Queste applicazioni (se così vogliamo definirle) sono quindi un elemento importante del lavoro di programmazione, sviluppo e accrescimento di ogni attività volta alla comunicazione digitale.

Va da sé che per riuscire a strutturare una efficace campagna di comunicazione politica è necessario utilizzare i giusti tool, in modo da rendere il lavoro il più efficiente possibile. Certamente nel momento in cui si decida di attuare una campagna di comunicazione per le elezioni il punto più importante da monitorare sarà proprio l’opinione del candidato in rete.

Cosa pensano gli utenti di una determinata proposta? Quali sono i punti deboli del candidato? Sono tutti elementi che, se monitorati e corretti nell’immediato, potranno essere utili per rafforzare le idee di un determinato gruppo di elettori oppure  convincere gli indecisi.
 Dal momento in cui non si effettua un costante monitoraggio delle strategie comunicative applicate non si riuscirà neanche a capire come effettuare un miglioramento.

Sapere inoltre di cosa parlano gli utenti sul web, quali sono le risposte che vorrebbero avere e quali sono le tematiche importanti per le elezioni sarebbe di grande aiuto nella corsa del candidato. Sapendo, per esempio, che uno dei maggiori problemi dei cittadini è l’assenza del verde in città, si potrà inserire nel programma un punto che risolva la questione. Pensate quindi al vantaggio che si otterrebbe avendo ben presenti le esigenze dell’elettorato.

Per approfondire l’argomento abbiamo incontrato Bernardo Mannelli, fiorentino, esperto di comunicazione e fondatore di toolperstartup.com, la prima piattaforma italiana di raccolta e recensioni di tool digitali.

Ciao Bernardo, cosa ne pensi dell’uso dei tool nelle attività digitali di comunicazione politica? Quale suggerisci?

Secondo me sono fondamentali, come in tutti gli ambiti della comunicazione del resto. Un utilizzo consapevole e strategico dei tool rende il massimo quando viene attuato in ambiti in cui è necessario risparmiare tempo ed eseguire le task con frequenza più alta e cosa di più vicino alla comunicazione politica e in politica? Penso a prese di posizione su avvenimenti improvvisi, oppure alla frenesia della campagna elettorale, utilizzare strumenti che abbattano i tempi di reazione e che semplifichino i processi, può dare un vero vantaggio competitivo e, in alcuni casi, avere anche una funzione sociale importante. Attenzione però, alle volte in una strategia di comunicazione ci si concentra sugli strumenti invece che sulla strategia, si pensa che un tool abbia la “formula magica” per risolvere i problemi, non è così. Occorre una strategia globale che tenga conto dei processi esistenti, delle risorse umane a disposizione, dei tempi, del budget e soprattutto degli obiettivi: di breve, medio e lungo periodo.

Ci sono tool che potrebbero semplificare anche la comunicazione interna allo staff oppure fra i vari candidati?

Moltissimi, pensa che qualche anno fa mi sono divertito a immaginare un set di tool adatto ad un candidato. Certo, non potevo tenere conto di tutte le variabili che ti ho indicato prima, ma tentai di costruire un piccolo framework di produttività: fu molto divertente ma anche incredibilmente difficile. Se inizialmente mi concentrai soprattutto sulle questioni più visibili come il basso costo o le funzionalità, poi ho iniziato a riflettere più a fondo e sono emerse altre caratteristiche fondamentali come la ripidità della curva di apprendimento e più che altro la sicurezza. Ma sto perdendo tempo e tu volevi sapere i tool, giusto? Bene, direi intanto un gestore documentale condiviso, tipo Google Drive ma più sicuro, come Dropbox ma con la possibilità di inviare file tramite una landing page: Kamzan. Il software (italiano) ha server alloggiati in Italia (quindi anche i dati sono qui) e un sistema di sicurezza molto avanzato. Il prodotto inizialmente aveva un’interfaccia non molto intuitiva ma il team ha lavorato sodo e anche questo aspetto è stato notevolmente migliorato. Con Kamzan puoi condividere file e documenti all’interno del team di lavoro ma anche all’esterno (comunicati stampa, video, interviste, etc.) attraverso una pagina con il tuo brand e con un pulsante di CTA che ti permette di redirezionare il traffico verso una URL a tua scelta: programma elettorale? Archivio dei comunicati? Le possibilità sono infinite.

L’altro tool che vorrei segnalare a un candidato è Telegram: un app di messaggistica che sta crescendo in modo esponenziale anche da noi. Sono sicuro che molti lo conoscono già ma Telegram permette di creare gruppi (per esempio lo staff), condividere all’interno testo, immagini, video e file anche di grosse dimensioni. Tutto nel rispetto di una privacy portata all’estremo, come suggerisce Flavius Florin Harabor, esperto N°1 in Italia sull’argomento.

Pensi che prima o poi arriverà anche in Italia qualche tool che semplificherà la procedura di voto elettronico?

Penso che tra non molto anche in altre parti del mondo si arriverà alla votazione elettronica, non credo potremo più farne a meno. Certo, in alcuni paesi questa è stata temporaneamente accantonata per ragioni di scarsa segretezza o libertà di votazione, ma non possiamo più permetterci un sistema di voto (soprattutto su larga scala) così farraginoso e costoso. Forse avremo un chip che ci identificherà e che dialogerà end-to-end con il seggio?


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