Stop ai sondaggi. Fino al 4 marzo sono vietati, ma c’è un ma… 0


Niente sondaggi fino al 4 marzo. Si apre la corsa vera agli indecisi.

Oggi è l’ultimo giorno, permesso dalla legge, per pubblicare i sondaggi prima del giorno del voto.

Due settimane di silenzio (?) da parte degli istituiti di ricerca. Silenzio che ovviamente sarà rispettato solo per il pubblico. Di fatti non mancheranno i sondaggi commissionati dai partiti, che resteranno interni, per monitorare di quale “virgola-percentuale” si sale e si scende.

Sappiamo bene che, in alcuni casi alcuni i punti decimali possono essere decisivi per alcuni collegi uninominali che attualmente sono in bilico.

Qui vi proponiamo l’ultima supermedia dei sondaggi pubblicata da AGI ed elaborata da Youtrend.

Lo scenario ipotizzato da quasi tutti i sondaggisti e gli analisti è quello dell’ingovernabilità, sempre se questi sondaggi verranno confermati.

Non ci interessa in questo momento scendere nel campo politico ma guardare con attenzione i dati. Anche quelli vecchi.
Infatti vogliamo porre l’attenzione su due questioni. Due “ma…”

Il primo. Nel 2013 a due settimane dal voto i sondaggi davano avanti la coalizione guidata da Pierluigi Bersani. Staccato dietro a qualche punto percentuale il Centro-destra e, si fa fatica a crederci, il M5S con una media del 15% circa. Poi sappiamo tutti come è finita.
Il punto quindi è che i leader e i partiti sanno benissimo che gli ultimi giorni sono decisivi per convincere o “motivare” al voto. Le ricerche degli istituti infatti fotografano la situazione attuale e più si avvicina il giorno del voto più gli indecisi decideranno cosa fare.
Staremo a vedere allora. Nel frattempo noi ci siamo divertiti a capire chi sta vincendo le elezioni sui social.
Andiamo al secondo “ma…”. Una specie di segreto di pulcinella.
Su internet gli appassionati, e non solo, sanno benissimo che si possono trovare le cosiddette corse clandestine. Quindi da oggi potete dare un’occhiata da queste parti (qui o qui) se volete sapere fino all’ultimo giorno come si evolvono le coscienze elettorali dei cittadini italiani.

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