
Quali sono le figure indispensabili in una campagna elettorale? E a cosa servono?
Ecco come dovrebbe essere composto lo staff ideale per prepararsi ad affrontare (e vincere) una competizione a colpi di voti.
Il consulente politico
Coordina e aiuta ad allocare le risorse (tempo, soldi, talento)
Dirige la campagna elettorale
Definisce i messaggi, la strategia e i mezzi
Il sondaggista
Può essere esterno o interno allo staff.
Analizza e valuta l’andamento del consenso.
Studia la segmentazione dell’elettorato
Individua e definisce gli argomenti che dovranno essere utilizzati nel corso della campagna elettorale.
Addetto stampa e portavoce
Si preoccupa dell’opinione pubblica sui media, dell’opportunità di rilasciare dichiarazioni su argomenti di attualità, cura i rapporti con i giornalisti e valuta, insieme al consulente, l’opportunità di accettare un invito in tv o di rilasciare un’ intervista.
Redige comunicati stampa, lettere, note.
Rispetta la linea della campagna elettorale e si chiede sempre: è utile? Se la risposta è no, non vale la pena perdere tempo in nome di una visibilità che non darebbe risultati.
Social Media Strategist
Sebbene solo il 7% degli elettori decide sui social a chi dare il proprio voto, esserci è importante per gestire e curare la propria immagine.
Il SMS deve poter rispondere a queste domande:
Come mi rivolgo ai miei utenti?
Come diffondo le informazioni?
Come mi faccio apprezzare dal mio target?
Data Analyst
Un’infinità di informazioni preziose è dispersa in un universo digitale: si chiamano Big Data. Nelle campagne elettorali statunitensi il Data analyst è ormai una figura consolidata. Obama ne aveva un’intera squadra che lavorava incessantemente per lui.
Il Data analyst cerca, seleziona e mette in ordine tutti quei dati che possono essere utili alla definizione di una strategia elettorale.
Grafico
È indispensabile che sia parte della squadra.
Deve conoscere la strategia, gli obiettivi di comunicazione e armonizzarsi con gli altri membri dello staff. Spesso un’ immagine racconta più di mille parole.
Ghostwriter
Per definizione è lo scrittore invisibile. La penna del candidato.
Scrive tutto (o quasi) ciò che porta la sua firma. Un blog, una dichiarazione, un discorso da fare in pubblico. E perché no, un libro. Pubblicare il libro a firma di un candidato è un modo utile ed influente per acquisire consenso e prestigio. Per definire la sua identità, i suoi valori. Ed è un’opportunità per trasformare in punti di forza le proprie debolezze.
Fund raiser
È colui che definisce la strategia di marketing e comunicazione che ha come obiettivo la raccolta fondi per la campagna elettorale.
Lavora a stretto contatto con gli altri responsabili della comunicazione
Si preoccupa che il suo messaggio sia efficace e che la sua strategia porti all’azione.
Crea una base di donatori e ne cura la fidelizzazione.
Altre figure, non necessariamente professionali, sono: il coordinatore dei volontari, il responsabile dell’agenda e il mandatario elettorale.