
Siamo ormai alla scadenza della XVII legislatura e ciò vuol dire che a breve entreremo nella tanto agognata campagna elettorale. Si preparano i temi, si fanno i sondaggi di rito e si studiano gli ipotetici avversari/antagonisti da battere. I guru delle campagne elettorali, chiamati dai candidati, avranno il difficile compito di sviluppare strategie di comunicazione adeguate al territorio del candidato di riferimento. E in queste strategie si dovrà tener conto del “selvaggio” mondo del web.
La comunicazione politica si è dovuta adattare ai cambiamenti del XXI secolo ed infatti, oggigiorno, è quasi impossibile trovare un candidato o un politico che non abbia delle pagine ufficiali social ed un sito internet adeguato. Perciò sito internet e canali social sono diventati fondamentali per chi si cimenta nel mondo della politica.
Proprio in questo periodo molte persone mi hanno posto una domanda: Con tutti questi “nuovi” (si fa per dire) canali di comunicazione, servono ancora i manifesti elettorali? Chiaramente la mia risposta è stata sì. I manifesti servono e vanno usati.
- Servono per far capire, agli elettori, che il soggetto in questione è un candidato alle elezioni (non dare mai per scontato che gli elettori lo sappiano!);
- Servono per far associare il nome del soggetto al viso (molti potrebbero conoscerlo solo di vista o non conoscerlo affatto);
Ricorda, inoltre, che ancora oggi esiste una fascia di cittadini che raramente accede ad internet. Non fare manifesti significa escludere questi elettori dalla propria strategia.
Scopriamo insieme, a questo punto, come fare dei manifesti elettorali efficaci.
Manifesto elettorale semplice
Non c’è cosa migliore di un manifesto elettorale semplice: nome e cognome, slogan, simbolo del partito/movimento, data delle elezioni e carica per cui si corre sono gli unici elementi da mettere. Dubita di coloro che ti propongono manifesti elaborati o con giochi di parole. I giochi di parole lasciali ai cruciverba.

Candidato in primo piano
Come elencato sopra, il manifesto elettorale serve per far capire agli elettori che il soggetto in questione è candidato e che quello in foto è proprio lui. È necessario, quindi, che ci sia il volto in primo piano o la foto del candidato a mezzobusto. Questo significa che i manifesti elettorali senza foto, con la foto in mezzo alla gente o, addirittura, con altri elementi è meglio evitarli.

Colori e fantasie adeguate
Ultimamente i grafici o anche gli stessi candidati hanno dato il meglio di loro nella scelta dei colori e delle fantasie: colori evidenti, fantasie appariscenti oppure, in certi casi, manifesti spenti e privi di carattere. L’idea di un manifesto elettorale dai colori sgargianti non è affatto male, perché resta impresso più facilmente nella mente degli elettori e di chi lo guarda. Ricordiamoci, però, che si tratta di una campagna elettorale e non di una sfida tra grafici! Vanno bene soluzioni particolari ma con moderazione.
Quando si decide di intraprendere un percorso politico e non si ha dimestichezza con la comunicazione, è sempre meglio affidarsi alle mani di esperti consulenti di comunicazione politica. La figura del consulente serve proprio ad evitare che vengano commessi errori. E con il clima attuale, nessun politico o candidato può permettersi errori.